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Emozioni e ansia: un Ruolo cruciale nella Nostra Vita”

Nel 2024 uscirà nelle sale cinematografiche la seconda parte del bellissimo film: Inside Out.

Un film d’animazione della Disney Pixar, che esplora in modo profondo e coinvolgente il mondo delle emozioni. La seconda parte del film avrà come protagonista la nostra amatissima Ansia , emozione che accompagna inesorabilmente tutti nella vita . 

Descriviamo in breve la storia del film che ruota attorno a Riley, una giovane ragazza, che si trova ad affrontare un grande cambiamento nella sua vita, nel momento in cui  la sua famiglia si trasferisce in una nuova città.

Ciò che rende unico questo film è che le emozioni di Riley sono personificate come personaggi distinti all’interno della sua mente: Gioia, Rabbia, Disgusto, Paura e Tristezza. 

Gioia è l’emozione principale di Riley, che cerca costantemente di mantenere la sua felicità e di evitare qualsiasi emozione negativa. 

Rabbia è l’emozione che si scatena quando le cose non vanno come previsto.

Disgusto è responsabile di proteggere Riley da ciò che potrebbe essere dannoso per lei. 

Paura è l’emozione che cerca di tenere Riley al sicuro, prevenendo situazioni pericolose. 

Infine, Tristezza è l’emozione che sembra non avere un ruolo chiaro, ma che si rivelerà fondamentale nel corso della storia.

Quando Riley si trasferisce, le sue emozioni si scontrano e cercano di adattarsi alla nuova situazione. Gioia, convinta che la felicità sia l’unica emozione importante, cerca di tenere sotto controllo le altre emozioni, in particolare Tristezza, che sembra causare solo problemi. 

Tuttavia, durante un incidente, Gioia e Tristezza vengono accidentalmente spinte fuori dal quartier generale delle emozioni e si ritrovano perse nel labirinto della mente di Riley. 

Durante il loro viaggio per tornare al quartier generale, Gioia e Tristezza scoprono l’importanza di tutte le emozioni, compresa la tristezza. 

Si rendono conto che la tristezza può essere un’emozione necessaria per il processo di guarigione e per la connessione con gli altri.

Nel frattempo, le altre emozioni rimaste al quartier generale lottano per gestire le emozioni di Riley senza Gioia e Tristezza. 

 Il film mette in evidenza il ruolo fondamentale delle emozioni nella nostra vita quotidiana e come influenzano il nostro comportamento e le nostre decisioni. 

Ci mostra che tutte le emozioni, anche quelle considerate negative, sono importanti e necessarie per il nostro benessere emotivo.

Inoltre, ci fa riflettere sul fatto che reprimere o negare le nostre emozioni può portare a problemi di salute mentale e a una mancanza di connessione con gli altri. Inside Out ci insegna l’importanza di essere consapevoli delle nostre emozioni, di accettarle e di utilizzarle per il nostro benessere. 

Ci mostra che è normale provare una vasta gamma di emozioni e che è importante permettere a tutte di esprimersi. 

Come dice il mio cantante preferito riguardo alle emozioni propio in una sua canzone :” le lascio vivere e loro, non mi fanno fuori “!!

Noi siamo le nostre emozioni 

Le nostre emozioni e come le gestiamo ci identificano delineando, la nostra risposta al mondo esterno.

 La nostra capacità di vivere e gestire le emozioni influisce sulla nostra salute mentale, sulle nostre relazioni e sulla nostra qualità di vita complessiva. Vivere le emozioni significa essere consapevoli di ciò che stiamo provando in un determinato momento e riconoscere le sensazioni fisiche, i pensieri e i comportamenti che ne derivano. 

Ogni emozione ha una sua caratteristica unica e può manifestarsi in modi diversi per ogni persona. 

Ad esempio, la gioia può essere accompagnata da un senso di leggerezza e felicità, mentre la tristezza può portare a sentimenti di pesantezza e malinconia. 

La gestione delle emozioni riguarda la nostra capacità di regolare e controllare le emozioni che proviamo. Questo può includere l’abilità di esprimere le emozioni in modo sano e appropriato, di affrontare lo stress e le sfide emotive, di gestire i conflitti e di trovare modi positivi per affrontare le situazioni difficili. 

La gestione delle emozioni può essere un processo complesso e individuale. Alcune persone possono trovare utile esprimere le proprie emozioni attraverso l’arte, la scrittura o la musica, mentre altre possono preferire parlare con un amico o un professionista, uno psicologo, un coach.

È importante ricordare che non esistono emozioni “sbagliate” o “giuste”. Ognuna di esse ha un ruolo importante nella nostra esperienza umana e può fornire informazioni preziose su ciò che stiamo vivendo. 

L’importante è imparare a riconoscere, accettare e gestire le nostre emozioni in modo sano e costruttivo, in modo da poter vivere una vita equilibrata e soddisfacente.

Voglio  però ora approfondire l’emozione che sarà protagonista della seconda parte del film che uscirà nelle sale prossimamente: l’ANSIA .

L’ansia può essere considerata “buona” o “cattiva” a seconda del contesto e dell’intensità della situazione che la provoca.

L’ansia “buona” è quella che si manifesta in risposta a una situazione di pericolo o sfida, come ad esempio prima di un esame importante o di una presentazione pubblica. Questo tipo di ansia può essere considerato normale e può persino essere utile, poiché può aumentare la nostra attenzione e prestazioni. 

L’ansia “cattiva” è invece quella che si manifesta in modo eccessivo, persistente e sproporzionato rispetto alla situazione. Questo tipo di ansia può interferire con la vita quotidiana e causare notevoli disagi. Può essere associata a disturbi d’ansia come il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo di panico o le fobie. È importante sottolineare che l’ansia, anche se può essere spiacevole, non è necessariamente negativa. È una risposta naturale del nostro corpo e può essere un segnale che qualcosa non va o che abbiamo bisogno di fare attenzione. Tuttavia, se l’ansia diventa eccessiva o interferisce con la nostra vita quotidiana, è importante cercare aiuto professionale per gestirla in modo adeguato.

L’ansia adolescenziale: riconoscerla per poterli aiutare.

Immagine di tonodiaz su Freepik

L’ ansia degli adolescenti mi tocca particolarmente perché faticano a riconoscerla e ancora di più faticano a chiedere aiuto : trovano più facile isolarsi in compagnia del loro telefonino.

L’ansia adolescenziale si riferisce all’ansia che si manifesta durante l’adolescenza. 

Durante questo periodo di transizione, gli adolescenti possono affrontare molte sfide e pressioni, come la scuola, le amicizie, l’immagine corporea, l’identità e le aspettative future. Queste sfide possono causare ansia e stress. 

I ragazzi fanno fatica a riconoscerla e anche se la riconoscono non chiedono aiuto , perché si vergognano . Ma chiedere aiuto non è un atto di vergogna ma di coraggio , e dobbiamo farglielo capire.

 Ecco alcuni suggerimenti per aiutare i nostri ragazzi a gestire l’ansia.

1. Comunicazione aperta: 

Crea un ambiente in cui gli adolescenti si sentano a proprio agio nel parlare dei loro sentimenti e delle loro preoccupazioni. Ascolta attentamente e senza giudizio.

2. Educazione sull’ansia: 

Spiega loro che l’ansia è una risposta normale e che molte persone ne soffrono. Aiutali a comprendere i sintomi e a identificare le situazioni che possono scatenare l’ansia. 

3. Cerchiamo di essere un esempio per loro :

Anche noi adulti ne soffriamo ma, possiamo affrontarla e gestirla.

4. Stili di vita sani: 

Promuovi uno stile di vita sano che includa una dieta equilibrata, un sonno regolare e sufficiente, e l’esercizio fisico. Questi fattori possono contribuire a ridurre l’ansia.

 5. Supporto professionale:

 Se l’ansia dell’adolescente è grave o persistente, considera di cercare l’aiuto di un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nell’adolescenza. 

6. Riduzione della pressione: 

Aiutali a gestire le aspettative e la pressione che possono provenire da scuola, famiglia o società. Sottolinea l’importanza del benessere mentale e dell’autocura. 

7. Coinvolgimento sociale: 

Favorisci l’interazione sociale degli adolescenti con i loro coetanei e incoraggiali a partecipare a attività che li interessano. Il sostegno sociale può aiutare a ridurre l’ansia. Ricorda che ogni adolescente è un individuo unico e potrebbe richiedere un approccio personalizzato. Se l’ansia persiste o peggiora nonostante i tuoi sforzi, è importante cercare l’aiuto di un professionista.

Come Coach che tu sia un adulto o un adolescente, posso affiancarti nel riconoscere e nell’ imparare a gestire le tue emozioni . 
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La consapevolezza di quello che stai provando e la possibilità di imparare a gestire le tue emozioni ti porterà senza ombra di dubbio a vivere una vita più equilibrata e sana .

Non esitare a contattarmi, chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di vergogna.

Francesca 

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